
Se viene proposta l'installazione di un antenna sulla terrazza, come ci si muove ?
Con l'arrivo della nuova tecnologia di rete 4G ovvero la banda ultralarga che permette di parlare e navigare in mobilità, si riaccende il tema dell'installazione delle antenne per la telefonia.
Ma per molti condominii e palazzi tale iniziativa è un opportunità che va comuqnue valutata con attenzione.
Il canone proposto dalle compagnie di telefonia è abbastanza allettante in quanto se pur vero che rispetto a circa 10 anni fa si attestava intorno ai 20-25.000 euro attualmente si attesta a circa 12-15.000 euro per una durata contrattuale di almeno 9 anni.
Attualmente sul mercato è stato stimato che ad oggi ci sono circa 80.000 tralicci operativi, tale boom è scoppiato nel lontano 1994 con l'arrivo della rete GSM contesa da Telecom Italia e dall'allora Omnitel.
Ma come si fa nel caso in cui un gestore propone ad un condominio l'installazione di un'antenna in terrazza ?
Naturlamente il caso va portato in assemblea per la delibera, in questo caso, trattandosi di un'innovazione tecnologica serve quindi la maggiornaza dei condomini intervenuti in assemblea che rappresentino almeno i 2/3 dei millesimi.
Ma sulla riforma di condominio (L. 220/2012) non vi è alcuna parola circa le antenne che invece fa riferimento all'installazione di eventuali impianti fotovoltaici che comportano un'innovazione ed in qualche modo è assimilabile a tale proposta e per cui non è richiesta l'unanimità.
Naturalmente è pur vero che ci sono degli utili e naturalmente ogni condomino, per quegli utili, pagherà una tassa in base millesimale a ciò che egli ha guadagnato.
Il compito dell'amministratore sarà quindi quello di generare annualmente un consuntivo sulla base millesimale che fornisca l'esatta quantificazione di quota condominiale ricavata a valle dell'installazione dell'antenna.